Canto di Terra: Se chanto, que chante

Canto di Terra

Il vento accarezza il mare, si bagna di suoni umidi e colori avvolgenti, soffia gocce salate e granelli di sabbia sui dolci pendii delle colline liguri. Qui, tra l'edera e il sambuco, come l'onda che con movenze gentili lambisce il granchio nascosto tra gli scogli, Eolo scivola dietro agli occhi, accarezza il sogno, fa nascere l'immagine.

Poi succede che, in un momento di distrazione, l'immagine cade dagli occhi e si raccoglie nelle mani...
Querce, noccioli, pini, ontani, aceri, castagni. Giganti dei boschi che hanno plasmato quei piccoli capolavori che sono i protagonisti degli oggetti che realizzo. Le pietre e le conchiglie, levigate dal mare, conservano la memoria della forza dell'acqua. Ogni frutto, ogni sassolino, è legato al luogo da cui proviene, e porta su di sé la traccia di tutti i respiri che ha incontrato.

Canto di Terra

Canto di Terra

domenica 1 marzo 2015

Se chanto, que chante

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